Sono successe così tante cose quest’anno che ancora stento a crederci. Una fra queste è quella di aver lanciato il mio sito professionale con annesso blog. Blog a cui però mi sono dedicata poco per svariati motivi. Qualcuno lo avrà visto dai social, sbirciando le stories di qualche book influencer, altri lo avranno saputo tramite passaparola. Cosa, direte voi? Ebbene sì, ho pubblicato un libro. O meglio, ho ripubblicato il mio primo romanzo, Zaira. Ma prima, facciamo un passo indietro. Voglio raccontarvi questa storia dall’inizio, affinché possiate conoscermi meglio. Per capire, da più vicino, chi si nasconde dietro @arslibrorum. Vi va di scoprirlo?

Storia di una bambina e del suo sogno nel cassetto

Cresciuta a pane, libri e quaderni

Saltiamo i convenevoli e arriviamo al dunque. Mi chiamo Carola, scrivo e leggo da quando ho memoria. Sono cresciuta a cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila, carica di ambizioni e speranze per il futuro. Ho un ricordo vivido di me bambina alle elementari, una testa bionda china sotto il banco a leggere, mentre la maestra spiega matematica. Io e la matematica non siamo mai andate d’accordo, né da piccola né mai. Al contrario, i libri sono sempre stati il mio porto sicuro, il mezzo per scoprire il mondo, un modo per viaggiare stando seduta. Leggevo e scrivevo, avevo uno di quei diari rosa con il lucchetto che credo di aver buttato. Però non mi bastava, così sono passata ai quaderni a righe e quando, alle medie, ricevetti il mio primo computer, passai a scrivere lì. Scrivevo un po’ di tutto, poesie, racconti, pezzi di storie. Un giorno chiesi a mia madre di stampare tutto ciò che avevo scritto e il risultato fu un bel mazzetto di carta. Conservai quelle pagine nel cassetto della scrivania con cura. Qualche anno dopo, ripresi in mano quei fogli e decisi di scrivere una storia partendo da lì. E così feci.

 

La prima edizione di Zaira e il lavoro da freelance

 

Nel 2016, Zaira vide la luce in una timida edizione, pubblicata da una piccola casa editrice siciliana. Ero felice, su di giri. Ma anche inesperta. Ignoravo gran parte dei meccanismi che operano dentro il mondo editoriale. Due anni dopo, quella casa editrice fallì e Zaira sparì nel dimenticatoio. Ero triste questa volta. Mi sentivo di aver fatto tanto lavoro per niente. Pensai che, forse, fare la scrittrice non fosse la mia strada. Mi gettai a capofitto negli studi. Presi una laurea triennale in Lettere moderne e poi una magistrale in Editoria e Scrittura. Se non avessi potuto scrivere libri, allora avrei lavorato dietro le quinte. Iniziai a lavorare come Editor freelance. Conobbi autori, case editrici, strinsi collaborazioni sui social. Arslibrorum divenne un ponte di scambio, divulgazione di letture e cose belle. Nel frattempo, mi balenava nella mente l’idea per un’altra storia da scrivere senza però concretizzarla.

Un inno alle seconde possibilità

E poi, all’inizio del 2023 è successo. Ho conosciuto Fabio, l’editore che ha dimostrato subito fiducia in Zaira, ripubblicandolo in una nuova veste. Tornata in possesso dei miei diritti d’autore, non mi è sembrato vero che qualcuno potesse mostrare entusiasmo per un progetto pubblicato anni prima. Ho ripreso in mano Zaira, l’ho riletto, riscritto in alcune parti, perfezionato fino ad arrivare alla versione finale. Quella che oggi trovate disponibile su tutte le piattaforme online e ordinabile in ogni libreria d’Italia. Anche la copertina è fantastica, centra esattamente il punto focale del romanzo. Zaira e la sua voglia di rinascita. Il passato alle spalle e lo sguardo proiettato sul futuro.

E a nuove storie!

Infine, ma non meno importante. Ho iniziato a scrivere il mio secondo romanzo. Non ho ancora finito ma ci sto lavorando sodo. E nel frattempo, cerco un’agenzia letteraria seria che possa tutelare al meglio me e il mio manoscritto. Sono emozionata? Sì. Agitata? Tantissimo. Ma questa è la mia strada, ora lo so.

 

Vi abbraccio.